banca sangue

ORDINE DEL GIORNO

approvato il 26 luglio 2023

ai ddl 184 – 185/XVI – Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2023-2025

Una nuova sede per la Banca del Sangue di Trento

Presso la sede di Trento della Banca del sangue, mediamente, ogni mattina si recano 40 donatori, 17 persone per esami di idoneità e visite di controllo, medici, infermieri, amministrativi e addetti all’accoglienza per un totale di circa 70/75 accessi giornalieri.

La Banca del Sangue di via Malta raccoglie i donatori non solo della città, ma anche dalla Valsugana, dalla valle di Cembra e dall’Altopiano di Pinè. Assieme alla sede di Rovereto, la Banca del sangue di Trento accoglie poi tutti i donatori di plasma provenienti da tutta la Provincia.

Complessivamente vengono effettuate a Trento circa 9.000 donazioni, di cui circa 4.500 da cittadini di Trento, le altre da cittadini provenienti da altri luoghi del Trentino.

La Banca si è insediata in via Malta nel 1988, le attività nel tempo sono cresciute, la generosità dei trentini non è venuta, anzi, le donazioni, soprattutto quelle di plasma, sono in aumentate nel tempo tanto che gli spazi nella sede di Trento sono ormai inadeguati.

La sala prelievo è troppo piccola, manca una stanza per le emergenze, manca una sala di attesa, mancano spazi associativi per l’attività di accoglienza e le visite di idoneità da parte dei medici associativi, lo spazio ristoro è troppo piccolo e insufficiente, sono carenti i posteggi per gli operatori e, soprattutto, per i donatori, che abbiamo visto provengono spesso da fuori città.

Questo è quanto segnalava l’Avis del Trentino in una richiesta, finalizzata a trovare una nuova sede, inviata agli organi provinciali nel dicembre dello scorso anno.

La richiesta, a quanto risulta, non ha avuto ancora risposte soddisfacenti tanto che il 23 aprile 2023 è partita una petizione popolare per lo spostamento della Banca del Sangue, con raccolta di firme online, indirizzata al Presidente della Provincia e al Direttore dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

Nella nostra Provincia, che fa del volontariato sociale un vanto,non deve accadere che una associazione come l’Avis, che svolge un lavoro fondamentale nella raccolta di sangue e plasma, debba chiedere aiuto ai cittadini con un pubblico appello per trovare ascolto presso i vertici provinciali.

Tanto premesso,

il Consiglio impegna la Giunta provinciale

ad attivarsi, qualora non si riesca in tempo utile ad individuare una nuova sede, a procedere all’ampliamento dell’attuale sede della Banca del Sangue di Trento, in accordo con AVIS, assumendosi i costi di adeguamento.

cons. Luca Zeni