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Dopo un anno senza risposta, il Presidente Kaswalder era obbligato a rispondere in aula ad una mia interrogazione sulla nota vicenda del licenziamento del suo capo di gabinetto. Purtroppo ha risposto senza rispondere, con alcuni strafalcioni e arrampicandosi sugli specchi.

Il testo dell’interrogazione al link http://www.lucazeni.it/consiglio-provinciale-inascoltati-gli-inviti-della-corte-dei-conti/.

Di seguito il comunicato del PD:

 

L’ennesima non risposta del Presidente Kaswalder, imbarazzo sempre maggiore per l’istituzione provinciale

 

Il Consiglio provinciale in corso è stato dedicato soprattutto alla risposta ad interrogazioni rimaste inevase, nonostante il regolamento preveda un obbligo di risposta entro 30 giorni.

 

Da un anno era in attesa di risposta anche un’interrogazione del consigliere del Pd Luca Zeni rivolta al Presidente del Consiglio provinciale, il garante del rispetto del regolamento.

 

Si chiedeva chiarezza rispetto ad una serie di interrogativi procedurali e giuridici rispetto alla nota causa di lavoro che interessa il Presidente Kaswalder ed il suo segretario particolare. Si chiedevano delucidazioni rispetto:

 

- al mancato coinvolgimento dell’Avvocatura dello Stato, come avrebbero dovuto fare gli altri enti pubblici trentini;

 

- alle modalità di adozione del provvedimento di costituzione in giudizio, con il voto determinante del Presidente Kaswalder;

 

- al tema delle spese, in caso di condanna, peraltro verificatasi nel frattempo in primo grado e confermata in appello.

 

Con la sua non-risposta il Presidente Kaswalder si è confermato ancora una volta totalmente reticente. Nonostante il dovere di risposta, proprio colui che dovrebbe garantire il rispetto del regolamento, lo calpesta.

 

Dopo essere intervenuto in maniera confusa con dichiarazioni semplicemente non vere rispetto alla non gratuità dell’Avvocatura dello Stato – una rivelazione che finalmente porrebbe fine alla tanto discussa questione e che dovrebbe quindi essere messa a conoscenza di tutti i comuni e alla Corte dei Conti – e dopo aver fatto riferimento ad una sua assicurazione personale che non rileva rispetto a quanto richiesto, si è limitato a dire che risponderà dopo i tre gradi di giudizio.

 

Apprendiamo quindi che il Presidente Kaswalder intende rimanere arroccato al suo posto, e che ha già deciso, in luogo dell’ufficio di presidenza, che è l’organo che ha la competenza per tali decisioni, di ricorrere in cassazione, perseverando nella sua personale battaglia, a spese dell’ente pubblico.

 

Una situazione talmente insostenibile che la maggioranza non può continuare a non gestire, tenendo la testa sotto la sabbia.

 

La Presidente del Gruppo consiliare prov.le del Partito Democratico

 

Sara Ferrari

 

Trento, 24 febbraio 2021