Trento, 12 settembre 2019

 

 

 

Egr. Sig.

rag. WALTER KASWALDER

Presidente del Consiglio provinciale

SED

 

 

Interrogazione n.

QUALI FONDI PER LA CULTURA?

La cultura è un bene cui tutti debbono poter accedere”.

Con questa perentoria asserzione, nei giorni scorsi la Giunta provinciale ha deciso di confermare il cosiddetto “voucher” culturale per le famiglie, allargandolo anche alla fruizione di prodotti culturali proposti dalla Federazione dei Cori del Trentino. In buona sostanza si tratta di una forma innovativa di sostegno economico a favore dei figli minorenni delle famiglie numerose e dei nuclei beneficiari del “reddito di garanzia” per la fruizione di servizi culturali durante l’arco dell’anno, voluta e varata ancora nel 2017 dalla precedente – e sempre tanto vituperata – Amministrazione provinciale.

I risultati di quest’intervento non sono, a tutt’oggi, di poco conto. Hanno infatti usufruito del “voucher” ben settecento minorenni per ogni annualità e di questi circa trecento hanno richiesto il contributo per l’accesso a spettacoli dal vivo e/o riprodotti e gli altri quattrocento circa hanno optato per un sostegno all’iscrizione a corsi musicali e di altre discipline artistiche.

Tutto bene quindi? Fino ad un certo punto.

Risulta infatti che la somma totale stanziata dalla Giunta provinciale attuale per far fronte a quest’iniziativa è diminuita, rispetto al passato, con un taglio complessivo pari al 15%; taglio che ricade invariabilmente sulle spalle dei ragazzi che vorrebbero coltivare l’ intenzione di avvicinarsi alle discipline artistiche. Si passa così dalla somma attuale disponibile pari ad un totale di 190.000,00.= euro, alla somma totale di 160.000,00.= euro, non solo per il biennio 2019/2020, ma anche per il periodo successivo e relativo alle annualità 2020/2021, ripartendo questa cifra con un assegnazione di 120.000,00.= euro per le iscrizioni a scuole musicali e cori e dei restanti 40.000,00.= per la fruizione di cinema e teatro.

Quasi contestualmente poi, la stessa Giunta provinciale ha approvato una proposta dell’Assessore competente per materia, con la quale si emana un bando attraverso il quale vengono stabilite le modalità per la concessione di contributi a sostegno di progetti di formazione musicale, rivolti ai ragazzi, per il corrente anno scolastico. I progetti possono essere presentati dalle scuole musicali del territorio, iscritte all’apposito registro provinciale e per gli stessi è previsto un finanziamento provinciale massimo pari alla somma di 24.000,00.= euro che, guarda caso, corrisponde quasi al taglio effettuato sul finanziamento ai “voucher”.

Quest’ennesimo gioco di scatole cinesi disvela quindi i limiti oggettivi della capacità amministrativa della Giunta, laddove la stessa taglia da una parte per compensare dall’altra con scelte evidentemente ragionieristiche e che non hanno alcun profilo politico. Come spesso accade in simili frangenti, si decide di non decidere; ci si accontenta della”coperta corta” senza mai provare ad allungarla; si fa qualche piccolo “taglietto” per coprire, con il ricavo, qualche altra modesta spesuccia e poi si rivende tutto questo come una lungimirante politica di attenzione ai trentini ed alle periferie. E’ in queste concretezze che si palesano tutti i limiti dei facili slogan “prima i trentini”; slogan che non fanno mai i conti con le risorse effettivamente disponibili.

Tutto ciò premesso, si chiede di poter interrogare la Giunta provinciale per sapere:

- se quanto riassunto in premessa corrisponde alla realtà dei fatti;

- per quali ragioni si è quindi scelto di ridurre la disponibilità finanziaria a sostegno del “voucher” culturale;

- dove sono stati reperiti i fondi garantiti per il finanziamento dei contributi alla formazione musicale, di cui in premessa;

- se esiste una chiara linea di politica specifica della Giunta provinciale nel settore culturale o se lo stesso è lasciato alla casualità nel reperimento occasionale di risorse per il sostegno ai progetti di vasto interesse pubblico e territoriale.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

Distinti saluti.

- avv. Luca Zeni -