Interrogazione regionale

E’ stata segnalata una diatriba, che ormai si protrae da qualche anno, tra alcuni ex consiglieri regionali e l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale relativa alla “quota parte” non imponibile degli assegni vitalizi in pagamento.

Nell’anno fiscale 2012 tale quota era stata fissata dall’Ufficio di presidenza nella percentuale del 12,72 e mantenuta costante negli anni successivi.

Nel 2019, sulla base dei risultati di una ricerca effettuata per conto dell’associazione ex consiglieri, era apparso evidente che la percentuale applicata per determiniate la quota non imponibile era sbagliata. La cosa è stata naturalmente comunicata immediatamente al Consiglio regionale, ma fino 2022 non è stato compiuto alcun atto per correggere l’errore.

Solo nel 2022, l’anno scorso, finalmente il Consiglio regionale, in qualità di sostituto d’imposta, ha interpellato, come prevede la legge, l’Agenzia delle entrate che ha indicato, nella risposta datata 16 gennaio 2023, che la percentuale da applicare nel caso di specie era quella utilizzata per l’anno 2007, più alta di quella erroneamente applicata finora relativa all’anno 2012.

Ora ci si aspetterebbe che il Consiglio regionale applichi senza remore quanto indicato dall’Agenzia delle entrate, ma, a quanto risulta da un preavviso di presentazione di esposto all’autorità giudiziaria inviatoci per conoscenza, non è così: nei modelli della Certificazione Unica per i redditi relativa al 2022 inviati in questi giorni agli ex consiglieri la quota di esenzione risulta calcolata applicando la percentuale errata riferita al 2012 e non quella corretta riferita al 2007, come specificato dall’Agenzia delle entrate.

La mancata correzione dei modelli della Certificazione unica espone il Consiglio regionale a sanzioni amministrative evitabili ed ad un probabile danno erariale.

Considerando che il Consiglio svolge unicamente il ruolo di sostituto d’imposta, e che quindi l’applicazione di una percentuale o di un’altra non incide sul bilancio dell’ente, risulta difficile comprende le motivazioni ella scelta del Consiglio di disapplicare quanto indicato dall’Agenzia delle entrate.

Tanto premesso

interrogo il Presidente del Consiglio

per sapere per quale motivo il Consiglio provinciale non ha tenuto conto di quanto indicato dall’Agenzia delle entrate in merito alla percentuale della “quota parte”, non imponibile ai sensi dell’art. 52 del TUIR, degli assegni vitalizi erogati agli ex consiglieri;

quando il Consiglio intenda adeguarsi alle indicazioni dell’Agenzia delle entrate e se è stato calcolato il possibile danno erariale in cosa di mancato adeguamento.

cons. Luca Zeni

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.