Interrogazione n.

Zecche e zanzare potenzialmente pericolose: cosa ha fatto la Giunta?

Il 28 luglio 2022 il Consiglio ha approvato, su proposta del sottoscritto, l’ordine del giorno n. 538/XVI inerente interventi mirati per ridurre il rischio di malattie trasmesse da insetti o artropodi.

L’ordine del giorno, prendeva spunto dalle osservazioni dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie in merito alla presenza in ambienti limitrofi al Trentino di zanzare portatrici West Nile, Dengue e Chikungunya e altri virus patogeni e da quelle della Fondazione Mach relative alla presenza nei boschi trentini di zecche (Ixodes ricinus), possibili vettrici di pericolose malattie, tra cui l’Encefalite virale (TBE), la Malattia di Lyme e la rickettsiosi.

Ricordando che sotto il profilo più specificatamente sanitario l’unica protezione realmente efficace contro la meningoencefalite da zecche (FSME) consiste nella vaccinazione, in Austria diffusa fin dagli anni ‘80 e in Trentino fornita gratuitamente dal servizio sanitario a partire dal 2018, per affrontare il problema della eccessiva presenza di insetti e artropodi potenzialmente pericolosi il Consiglio impegnava la Giunta provinciale “ad elaborare, sulla base del lavoro di monitoraggio effettuato dalla Fondazione Mach ed in collaborazione con la stessa, con l’Istituto zooprofilattico delle Venezie e con il Consiglio delle autonomie locali, un piano di interventi per ridurre i rischi sanitari derivanti da patogeni trasmessi da zecche (Ixodes ricinus), zanzare e altri insetti potenzialmente pericolosi per la capacità di veicolare malattie, in particolare:

  1. curare nelle zone più esposte una costante e puntuale pulizia del sottobosco in prossimità dei sentieri e nei parchi pubblici, anche avvalendosi del servizio ripristino della Provincia e di associazioni locali;
  2. proseguire con la sperimentazione con la Fondazione Mach sull’individuazione di predatori naturali di zecche e zanzare;
  3. concordare con gli enti locali, nelle zone particolarmente frequentate o nelle zone di maggiore riproduzione delle zanzare, maggiori interventi di disinfestazione mirati, qualora riscontrata la presenza di zecche e zanzare;

proseguire ed implementare le azioni informative per promuovere comportamenti corretti al fine di evitare le punture di zecche e zanzare e per promuovere la vaccinazione contro la meningoencefalite da zecche soprattutto per chi lavora o vive in zone con alta presenza di zecche, cercando di garantire le tempistiche previste per i richiami.”

Visto il perdurare del problema delle zecche nei boschi e nei prati trentini e l’avvicinarsi della stagione nella quale le zanzare sono più attive, e prendendo atto che sono molte le zone frequentate da famiglie ed escursionisti che si trovano con una folta vegetazione non tagliata,

interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente

per sapere

  • se sia stato elaborato il piano di interventi per ridurre i rischi sanitari derivanti da patogeni trasmessi da zecche (Ixodes ricinus), zanzare e altri insetti potenzialmente pericolosi per la capacità di veicolare malattie, previsto dall’ordine del giorno citato in premessa;

  • quali interventi specifici siano stati realizzati per curare e mantenere pulite le zone di sottobosco in prossimità di sentieri e parchi pubblici;

  • se stia proseguendo la sperimentazione con la Fondazione Mach per individuare predatori naturali e quali esiti stia portando;

  • se lo scorso anno siano stati concordati con gli enti locali maggiori interventi per la riduzione delle zanzare, se e come si stiano attuando quest’anno;

  • quali azioni informative siano state attuate per promuovere la vaccinazione contro la meningoencefalite da zecche soprattutto per chi lavora o vive in zone con alta presenza di zecche.

avv. Luca Zeni

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