villa angerer

Interrogazione

Quale futuro per compendio di Villa Angerer

Il complesso di Villa Angerer, l’ex Sanaclero, di Arco non se la passa affatto bene. Di proprietà della Provincia dal 1983, quando è stato acquistato dall’Ente Ospedaliero “L. Armanini”, risulta di fatto inutilizzato dal 1970. Gli edifici, in sostanziale stato di abbandono, son stati depredati, tutto ciò che poteva valere qualcosa è stato rubato, dalla mobilia alle diverse stufe a olle, mentre la parte del parco-giardino storico pare sia stata nel tempo parzialmente oggetto di manutenzione da parte della Provincia, con risultati però che non sempre giustificano importanti investimenti.

Il Consiglio provinciale si è occupato in diverse occasioni di Villa Angerer: nella scorsa legislatura la mozione n. 187/XV impegnava la Giunta provinciale “ad attivarsi, di concerto con gli enti territoriali competenti, a valutare la fattibilità di eventuali progetti imprenditoriali rivolti ad una valorizzazione del compendio”; più recentemente, la mozione n. 88/XVI approvata dal Consiglio provinciale il 3 febbraio 2021 impegnava la Giunta “a continuare gli interventi di messa in sicurezza e salvaguardia necessari alla preservazione e prevenzione del compendio e, stipulato l’eventuale accordo con il Comune di Arco sulla fruizione del compendio, ad aprire il parco a cittadini e visitatori dopo i necessari interventi di messa in sicurezza.

Non pare che le due mozioni abbiano sortito ancora il risultato di rendere fruibile il compendio, ancora in progressivo stato di abbandono, anche se qualche intervento per evitare infiltrazioni d’acqua e cercare di consolidare la struttura è stato fatto, mentre il parco-giardino è stato sottoposto a manutenzione periodica da parte del Sova, il Servizio provinciale per il sostegno all’occupazione e la valorizzazione ambientale.

Nel 2021 abbiamo appreso dall’Ufficio stampa della Provincia (com. 1458/21) che, alla presenza dell’Assessore provinciale competente, del soprintendente provinciale, del sindaco di Arco e di altre autorità è stata messa a dimora una nuova sughera (che andava a sostituire la storica sughera morta alcuni anni fa). Nello scoprire l’inevitabile targa di legno, l’Assessore competente annunciava “da parte nostra tutto l’impegno per mettere in sicurezza questo maestoso parco e per restituirlo alla fruizione pubblica e alle iniziative culturali”.

Più recentemente, il numero 1/LXII di Terra Trentina, uscito nel marzo di quest’anno, dedica un articolo al parco di Villa Angerer con una intervista a Fabrizio Fronza, agronomo in forza al Sova. Alla domanda sul futuro del parco-giardino il dott. Fronza risponde: “… E’ in fase di redazione un progetto definitivo coordinato dai servizi competenti che attuerà il recupero della parte più significativa del parco, il parterre antistante e i comparti informali con le alberature monumentali che, una volta approvato passerà appunto alla fase esecutiva. (…) Quando il parco sarà riaperto al pubblico, si dovrà provvedere infine a recuperare anche le strutture, come la casetta colonica all’ingresso, che potrebbe diventare un centro servizi.

In coda all’articolo apparso su Terra trentina trova spazio ancora una volta la parola dell’Assessore che annuncia la decisione di inserire il parco della villa arcense fra i possibili interventi da finanziare nel corso del 2023 con lo scopo di “restituire il giardino alla pubblica fruizione, almeno per la parte antistante gli edifici, in attesa di una complessiva riqualificazione. L’obiettivo – prosegue l’Assessore – è quello di un progetto rivolto alla rigenerazione di questo luogo straordinario.

Pare di capire che il futuro di Villa Angerer sia ancora molto incerto: nulla di sicuro in merito all’utilizzo, nulla di certo riguardo ai tempi.

Per fare chiarezza in proposito e in particolare sui progetti al vaglio della Giunta provinciale, tra questi pare vi sia anche l’idea di trasformare la struttura in un complesso museale,

interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente


per sapere:


come la Provincia intenda rendere fruibile il compendio di Villa Angerer di Arco, ovvero quali progetti di ristrutturazione complessiva sono stato immaginati e vagliati dall’amministrazione provinciale;

se sia realistica l’ipotesi di trasformare il compendio in un complesso museale;

quali interlocuzioni ci sono state e sono in essere con il Comune di Arco per una definizione condivisa del futuro del compendio nel suo complesso e, nel frattempo, del parco che circonda la Villa originale e le strutture “sanitarie” costruite successivamente;

quando e in che misura sarà fruibile il parco e quali tempi si prospettano per il recupero di tutto il compendio;

a quanto ammontano gli investimenti economici sulla struttura negli ultimi 5 anni.

cons. Luca Zeni

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.

Trento, 25 luglio 2023