Il cuore del quaderno è un dialogo che immagino con una figlia,
in un futuro indefinito.
La figlia non è reale, io sono papà di tre maschi. Ho scelto una
figura femminile proprio per dare un taglio che non fosse sentimentale
o miratamente autobiografico; non aspettatevi un approccio
psicologico del rapporto padre-figlia, bensì “politicamente
molto concreto”.
Non troverete nemmeno un programma elettorale, con una
disamina puntuale delle diverse aree che tradizionalmente caratterizzano
le proposte politiche: per quello rimando al mio sito,
www.lucazeni.it, dove si possono trovare approfondimenti e programmi.
Immagino invece un dialogo con una figlia alla quale poter
descrivere sia gli obiettivi che le motivazioni più alte nel fare politica.
Una figlia che diventi il fine e le prospettive delle nostre azioni
e delle nostre scelte; che rappresenti la nostra terra, le generazioni
future e la vera eredità del nostro stesso stare al mondo.
Una figlia che costituisca la ragione per la quale scegliamo un
cammino piuttosto che un altro. Lei sarà la forza in grado di sorreggerci
ed esortarci, ma nel contempo, in base al nostro operato,
ci potrà anche condannare o essere grata.
È la figlia che tutti noi potremmo avere e per questo motivo
non possiamo permetterci con lei di essere distratti, superficiali,
menzogneri o egoisti, perché tradiremmo noi stessi.
Il dialogo descrive un Trentino di domani, e ripercorre le scelte
che hanno portato a quel futuro.
in un futuro indefinito.
La figlia non è reale, io sono papà di tre maschi. Ho scelto una
figura femminile proprio per dare un taglio che non fosse sentimentale
o miratamente autobiografico; non aspettatevi un approccio
psicologico del rapporto padre-figlia, bensì “politicamente
molto concreto”.
Non troverete nemmeno un programma elettorale, con una
disamina puntuale delle diverse aree che tradizionalmente caratterizzano
le proposte politiche: per quello rimando al mio sito,
www.lucazeni.it, dove si possono trovare approfondimenti e programmi.
Immagino invece un dialogo con una figlia alla quale poter
descrivere sia gli obiettivi che le motivazioni più alte nel fare politica.
Una figlia che diventi il fine e le prospettive delle nostre azioni
e delle nostre scelte; che rappresenti la nostra terra, le generazioni
future e la vera eredità del nostro stesso stare al mondo.
Una figlia che costituisca la ragione per la quale scegliamo un
cammino piuttosto che un altro. Lei sarà la forza in grado di sorreggerci
ed esortarci, ma nel contempo, in base al nostro operato,
ci potrà anche condannare o essere grata.
È la figlia che tutti noi potremmo avere e per questo motivo
non possiamo permetterci con lei di essere distratti, superficiali,
menzogneri o egoisti, perché tradiremmo noi stessi.
Il dialogo descrive un Trentino di domani, e ripercorre le scelte
che hanno portato a quel futuro.