“Parte del nostro esistere ha sede nelle anime di chi ci accosta: ecco perché è non-umana l’esperienza di chi ha vissuto giorni in cui l’uomo è stato una cosa agli occhi dell’uomo.”                                                                           Primo Levi

giornata memoria

Vite Indegne affronta un capitolo meno noto, ma non per questo meno brutale, del dramma della Shoah. Indaga infatti l’apporto materiale e intellettuale della medicina tedesca allo sterminio di quelle che già Hitler aveva definito “le vite indegne di essere vissute”, sterminio avviatosi ancor prima della guerra con progetti di eutanasia e di sterilizzazione raccolti nel contesto della cosiddetta “Aktion T4″.

Il testo teatrale si pone così l’obiettivo semplice – e al contempo complesso- di raccontare al pubblico l’entusiasmo privo di scrupoli di scienziati e di allievi di Esculapio e Ippocrate in una corsa frenetica alla scoperta del sensazionale e all’ideazione di una “razza biologicamente pura”.

Ne esce un ritratto allucinante di quanto può produrre l’assenza di limiti nella ricerca scientifica e a quale grado di abiezione possa arrivare quando si presta alla politica e si rende schiava di essa.

Rammentare oggi questa storia non significa gettare solo uno sguardo pietoso sul passato, ma anche riflettere sul presente e sul futuro.

Mercoledì 27 gennaio – 20.30

presso Auditorium Centro Servizi Sanitari – Terrazza Palazzina D – Viale Verona

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